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Pillole di ayurveda: la pelle (quarta parte)

22 Ago 17
admin
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Secondo l’ayurveda la pelle è formata da sette strati:

  • Avabhasini, è lo strato più esterno della pelle e responsabile della pigmentazione. I suoi disturbi provocano irritazione, secchezza della pelle, prurito, acne.
  • Lohita, è il secondo trato della pelle ed è collegato al colore rosso. I suoi disturbi provocano macchie scure o rosse sulla pelle, occhiaie, nei.
  • Sweta, è il terzo strato ed è collegato al colore bianco. Ha il compito di mantenere e controllare il calore e l’umidità del corpo. I suoi disturbi provocano gonfiori, brufoli, cisti, deposito di scorie.
  • Tamara, è il quarto stratom, situato tra gli statri superficiali e quelli più profondi. E’ difficile da curare perché è distante dai vasi sanguigni e dalla superficie cutanea. I suoi disturbi provocano eczemi, ecc…
  • Vidhini, è il quinto strato. I suoi disturbi provocona erpes e psoriasi.
  • Rohini, è il sesto strato. I suoi disturbi si manifestano nelle ghiandole e nei linfonodi.
  • Mansadhara, è lo strato più profondo connesso al tessutuo muscolare. I suoi disturbi provocano fistole e piccole ulcere.

Le anomalie della pelle nascono quando i tre disha non agiscono in armonia. A questo punto bisognerà agire sul fisico per compensare gli squilibri sia con applicazioni di medicamente sulla pelle sia con l’utilizzo di preparati. Le cure esterne sono efficaci sui primi tre strati, quelle interne sugli ultimi tre.

Abhyamgam, oli e pelle: il termine “Abhyangam” significa letteralmente “applicazione di oli in tutte le parti del corpo” (da abhi “tutte le direzioni” e angam “parti del corpo”).
Gli oli medicati (Tailam) utilizzati nell’abhyangam e assorbiti dalla pelle durante il massaggio agiscono sui dosha principali e secondari. E’ importante utilizzare di volta in volta oli adatti alla cura affinché il massaggio procuri un benessere sia mentale che fisico.

Durante l’abhyangam l’olio agisce sui differenti Panchacadosha e sui vari tessuti ottenendo effetti ben precisi:

  • prana vata e shadaka pitta armonizzano il cervello, rilassano i tessuti, calmano la mente, conferiscono vigore, vitalità e gioia
  • udana vata e bharajaka pitta conferiscono colore alla carnagione, mantengono una buona qualità dei tessuti e dei liquidi, proteggono l’epidermide
  • vyana vata e bharajaka pitta favoriscono la circolazione sanguigna arteriosa, venosa, linfatica ed energetica
  • samana vata e pachaka pitta aiutano la digestione e la secrezione delle scorie corporee
  • mansa, meda e shukra sono tre tessuti tonificano direttamente la muscolatura e il grasso aumentando così la forza strutturale e la vitalità dell’apparato riproduttivo

Liberamente tratto da Swami Joythimayananda, Abyangam

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