Il massaggio Ayruvedico (Abhyanga)

ABHYANGAM

L’ABHYANGAM è tra i trattamenti ayurvedici più conosciuti: stesi su uno speciale lettino da massaggio, il Droni, tutto il corpo viene abbondantemente unto con oli (aromatici) erbalizzati tiepidi dalle specifiche proprietà curative. I movimenti, che iniziano dalla testa e procedono dal cuore verso le estremità, sono molto lenti, ritmici e armoniosi.

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Abhyangham è una tecnica di massaggio a tutto corpo, il punto di partenza della manipolazione fisica dell’Ayurveda (ma non l’unica tecnica ovviamente). 

Il termine Abhyangam significa “manipolazione del corpo”. Si procede all’inizio all’unzione del corpo con oli medicati tiepidi di sesamo, mandorla, senape o arachidi cui vengono aggiunti miscele di erbe o di oli essenziali. Qui sta il trucco: la miscela può variare in base ai Dosha prevalenti delle persone che si sottopongono al massaggio. E cambia anche la tecnica di massaggio che può essere più o meno dolce, lenta e profonda. Inoltre, è possibile che si richieda di assumere una determinata postura. Si impara con anni di studio, non si improvvisa.

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A che cosa serve? Intanto a buttare giù lo stress. Ma incrementa anche le difese immunitarie dell’organismo, e aiuta a eliminare le tossine. Ci rende più vicini, più consapevoli del nostro corpo, impariamo a sentire che siamo dotati di un corpo: solo in questo modo possiamo proteggerlo, preservarlo, prevenirne il logoramento.

Abhyangam è un massaggio rivitalizzante, indicato quando siamo spenti e affaticati, e, per i medici ayurvedici, è dotato di proprietà anti-aging quando viene praticato regolarmente. In India usano parole diverse e cioè riequilibrio dei chakra e azione sui punti “marman” (sono 108 e si stimolano attraverso la pressione).

Poi esistono massaggi Abhyangham specifici per alcuni problemi. In questi casi si tratta di una vera e propria terapia. C’è una tecnica per l’obesità, per il dolore, per i problemi neurologici o della pelle o della circolazione. E anche per le persone che lamentano problemi alla vista (Drishti Prasad Kar): ma non si massaggiano gli occhi, bensì i piedi, il collo, la schiena ai lati della colonna vertebrale.

Le varianti sono molteplici e derivano da tradizioni locali (molte regioni dell’India hanno il loro massaggio), tramandate nei secoli e insegnate da maestri. Non c’è “un” massaggio ayurvedico uguale per tutti. A volte si pratica con le mani, altre volte con i piedi o con i gomiti e le ginocchia. Ogni modalità ha la sua motivazione. Questa straordinaria ricchezza di tecniche denota la profondità di una conoscenza (Veda) cui ancora oggi possiamo attingere.

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