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AGOPUNTURA – ciclo di incontri per conoscere la medicina tradizionale cinese –

31 Mar 16
admin
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ASD RASAYANA AYURVEDA BERGAMO propone ai propri associati tre incontri per conoscere e approfondire la conoscenza di questa antica medicina tradizionale cinese.

Gli incontri saranno tenuti dalla dr.ssa Stefania Cerutti nei giorni: 6 aprile / 4 maggio / 18 maggio 2016 dalle ore 21,00 presso Centro Vivace, via Papa Giovanni XXIII n. 2 Ponteranica
La partecipazione è gratuita ad offerta libera per gli associati. Chi non è associato potrà farlo anche in occasione delle singole serate versando la quota annuale di euro 10,00=.
Per prenotarsi: inviare una mail a info@ayurveda-bergamo.it oppure telefonare o mandare un SMS / whatsapp al numero 347.7177971

 

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L’agopuntura è senz’altro la branca della Medicina Tradizionale Cinese più nota al pubblico occidentale, anche perché è stata la prima tecnica terapeutica cinese ad essere introdotta in Europa, dapprima nel XVII° secolo grazie a olandesi e portoghesi che intrattenevano relazioni commerciali dirette con l’impero della Cina e successivamente, nel secolo XX°, da medici di origine indocinese. Oggi l’Agopuntura è praticata in tutto il mondo ed è scelta come terapia da milioni di persone.
A differenza di altri paesi, in Italia può essere praticata soltanto da personale medico abilitato.

Un po’ di storia
Il termine cinese per agopuntura è “zhen fa”. La stimolazione di punti della superficie corporea per mezzo di strumenti appuntiti a scopo terapeutico è documentata in Cina sin dall’età neolitica. Sono stati infatti rinvenute pietre appuntite dette “bian zhen” che secondo alcune fonti storiche erano utilizzate proprio per curare le malattie con questa tecnica. Con l’avvento della metallurgia, si fabbricarono i primi aghi metallici e la tecnica divenne più raffinata e cominciò ad essere sistematizzata secondo i principi della Medicina Tradizionale Cinese.

Come funziona?

Secondo la teoria dei meridiani o canali energetici, il nostro corpo è percorso da vie che conducono e regolano l’energia prodotta e immagazzinata dagli organi e dai visceri, garantendo tutte le funzioni vitali. I meridiani vengono classificati fondamentalmente in principali, secondari e straordinari o curiosi.

I meridiani principali sono dodici e sono in relazione con i sei organi (polmone, rene, fegato, cuore, pericardio, milza) e i sei visceri (intestino crasso, vescica urinaria, vescicola biliare, intestino tenue, triplice riscaldatore, stomaco). Questi meridiani vengono distinti in yang, quelli che portano energia dall’estremità delle mani al capo e da qui ai piedi, e yin quelli che portano l’energia dai piedi al tronco e da qui alle mani. I meridiani secondari sono ramificazioni più superficiali dei meridiani principali che servono a connettere fra loro questi ultimi e a distribuire l’energia e il nutrimento a tutti i tessuti. Il concetto è proprio analogo a quello di una rete di canali ben organizzata.

I meridiani straordinari sono otto (numero caro alla numerologia taoista) e hanno una funzione di “reservoire” dell’energia, così da assorbirne le “piene” e da rifornire i canali in caso di “siccità”.
Su ogni meridiano sono stati individuati nei secoli dei punti che sfociano sulla superficie cutanea, nei quali è possibile percepire l’energia e agire su di essa. Si tratta appunto dei cosiddetti “agopunti“.

Agire sugli agopunti con una forma qualsiasi di stimolazione equivale a modificare in qualche modo le caratteristiche dell’energia che scorre in quel dato punto e in quel meridiano. 

L’inserzione di un ago bimetallico è la tecnica di stimolazione standard oggi impiegata dagli agopuntori. Numerosi studi scientifici, i più recenti dei quali hanno utilizzato tecnologie d’avanguardia quali la tomografia ad emissione di positroni (PET), hanno dimostrato inequivocabilmente che quanto affermato da millenni dai medici cinesi è realtà. Infatti la stimolazione per mezzo dell’inserzione di un ago in un agopunto adatto a trattare una sindrome dolorosa si è mostrata capace di produrre delle modificazioni oggettive nelle aree cerebrali che comandano i processi del dolore, mentre l’inserzione dell’ago in un altro punto casuale non ha prodotto lo stesso effetto.

Ogni punto, in base alla sua localizzazione, al meridiano cui appartiene e ad altre caratteristiche anatomiche o legate alla pratica clinica, ha delle proprietà terapeutiche ben precise. La combinazione di diversi punti secondo i principi della Medicina Cinese permette di ottimizzare efficacia e precisione di intervento.

Come si usano gli aghi?

In una seduta di agopuntura, il medico, che ha già posto una diagnosi nel corso della visita secondo i principi della Medicina Tradizionale Cinese, individua sulla superficie corporea del paziente i punti che, combinati fra loro, costituiscono la formula terapeutica prescelta.

Attualmente vengono usati aghi monouso sterili di acciaio e rame, che garantiscono la massima sicurezza igienica.

Anche se in ogni caso si procede ad inserire con una manovra rapida e per lo più indolore l’ago negli strati superficiali della cute, per ottenere la stimolazione esatta che il medico ricerca al fine di conseguire un dato risultato, l’ago va più o meno approfondito e manipolato in modo opportuno (esistono moltissimi tipi di manipolazione dell’ago). In questa fase, il paziente avverte delle sensazioni caratteristiche (formicolio, senso di pesantezza, sensazione di scossa elettrica o altro) che indicano la dinamizzazione dell’energia nel meridiano operata dalla stimolazione dell’ago. A questo punto gli aghi vengono lasciati inseriti nel punto per alcuni minuti. In certi casi l’ago, una volta ottenuta la sensazione dell’energia va subito tolto, in altri viene levato dopo 15-20 minuti o più.
Alcuni effetti dell’agopuntura sono immediatamente percepibili: ad esempio l’effetto rilassante e l’azione antidolorifica si manifestano nel giro di pochi minuti dall’inserzione dell’ago. Altri effetti, coinvolgendo sistemi energetici complessi, vengono avvertiti a distanza di tempo.

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